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idiots to lovers

ship: seungjin

genere: soft / fluff

trama: dove Jisung, da ubriaco, compie un'errore che aiuta Hyunjin e Seungmin a mettere in chiaro i loro sentimenti.

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Quando Seungmin raggiunse casa Han, il suo ombrello era già fradicio. Nonostante poca strada separasse le abitazioni dei due amici, era bastata per bagnare le scarpe al castano.

Forse quella non era la giornata migliore per uscire, ma i pianti delle nuvole non avevano fermato il ragazzo.

Non appena la porta si aprì, fu accolto da un sorriso a trentadue denti.
"Ecco dove si è nascosto, il sole" pensò Seungmin percependo una sorta di ricarica di energia positiva alla sola vista dell'amico.

Il silenzio della casa venne immediatamente rimpiazzato dalle loro voci e dalle loro risate.

Il tempo di qualche chiacchiera, e il paesaggio fuori dalla finestra cambiò. La pioggia aveva lasciato il posto alla neve.

E Seungmin che quella mattina non aveva creduto alla meteo del suo telefono, rifiutandosi di fidarsi di quello zero accanto al grado.

"Pazzesco" commentò "Questo improvviso mutamento mi ricorda Hyunjin. Anche il suo umore può cambiare così in fretta"

Sul viso di Jisung si aprì un sorriso, e ridacchiando concordò con quello appena detto.

Passavano intere giornate assieme, da più di due anni, eppure qualcosa di cui parlare lo trovavano sempre. Forse era per questo che si trovavano così bene l'uno con l'altro. Non si annoiavano mai ed erano sempre in sintonia.

Loro due erano come i fiori di ciliegio e la primavera. Erano come le foglie secche arancioni e l'autunno. Facilmente associabili, se cercavi uno trovavi anche l'altro.

La mano di Seungmin era ormai fredda ed umida, per via della bottiglia di birra fresca tra le sue falangi.

E guardava Han riflettendo la stessa gioia con cui quel ragazzo stava ridendo.

Le loro menti erano annebbiate, i pensieri non seguivano più un filo logico, e sembrava tutto così perfetto in quel momento. Come sarebbe stato bello vivere una vita intera così. Senza problemi a premerti, senza tristezza e senza paura.

Non ricordava nemmeno come fossero giunti a parlare di Hyunjin. Quel nome era scivolato fuori dalle sue labbra in modo naturale, come se fosse sempre stato lì, nei suoi pensieri. Ed in effetti era proprio così, ma non voleva ammetterlo.

Ed Han continuò a ridere, ascoltando i mormorii confusi dell'amico. Stava blaterando qualcosa riguardo una ragazza e Hyunjin.

"La prendo per i capelli. Sì, li prendo entrambi per i capelli" dichiarò convinto, fissando il pavimento.

Jisung si spettinò la chioma in testa per poi tirarsi da solo le ciocche.

"Ciuff ciuff" fece ad un tratto.

"È arrivato il treno?" domandò Seungmin, aggrottando le sopracciglia e guardandosi attorno.

"Aah, mi manca Hyunjin" si lamentò poi, buttando la testa all'indietro. Se la prese tra le mani doppo aver colpito il muro con essa, e Jisung scoppiò in una fragorosa risata.

"Seungmin!!" esclamò.

"No. Io amo Hyunjin. Amo Hyunjin." borbottò, appoggiando il capo sul bracciolo del divano.

Non si era nemmeno accorto di star venendo filmato. Ignorò completamente quel telefono nelle mani di Han.

"Io lo avevo detto!!" esultò quest'ultimo.

"Dov'è Hyunjin? Hyunjin" piagnucolò l'amico.

Per dimostrare di aver ragione, Jisung inviò quel video a Changbin. E destino volle che il ragazzo guardò immediatamente il video, con Hyunjin a qualche metro di distanza.

Il maggiore gelò sul posto, non appena udì quelle parole. Lanciò un'occhiata a Hyunjin e capì che aveva sentito tutto. Era fermo, in piedi davanti al tavolo, con la bottiglia d'acqua in mano. Sembrava immobilizzato.

Il silenzio e la tensione regnarono per qualche attimo, poi Changbin si passò una mano in faccia e chiese scusa mentalmente a Seungmin.

"Fammi vedere quel video, Hyung"

Passò un'altro quarto d'ora, e la situazione non si era evoluta. I due amici ubriachi non avevano smesso di ridere o di esclamare cose a caso. Il lato positivo era che avevano cessato di bere.

"Oh?" sussurrò Jisung, nel momento in cui il suono del campanello interruppe i loro schiamazzi. Si voltò verso la porta, per poi riportare lo sguardo su Seungmin.

"È arrivato Babbo Natale?" chiese confuso.

"Vai ad aprirgli, voglio fare amicizia con lui" gli ordinò l'amico, puntando un dito verso il corridoio che portava all'entrata della casa.

Girò la testa verso la finestra, contemplando la nebbia fitta che avvolgeva Seoul. Sembrava esserci anche all'interno della sua testa, non permettendogli di ragionare lucidamente.

"Tu non sei Babbo Natale" udì in modo ovattato.

"I fiocchi di neve sembrano piume di angeli" commentò a bassa voce.

Si voltò nuovamente e gli sembrò di avere un miraggio. Stava sicuramente sognando, Hyunjin non poteva essere realmente lì. Come faceva a sapere che Seungmin si trovasse in quel posto? Perché era lì? Il tempismo era perfetto.

"Un angelo. Sei venuto a salvarmi?" domandò, osservando quel ragazzo dai lunghi capelli biondi legati in un nastro bianco.

Riusciva a immaginarsi una luce dorata intorno a lui, come se avesse effettivamente un'aurea ultraterrena.

Non ricevette alcuna risposta. Hyunjin si inginocchiò di fronte a lui, perdendosi ad osservare gli occhi lucidi ed assonati di Seungmin. Era ammaliato da quella vista.

"È tardi. Sono venuto a riportarti a casa"

Hwang Hyunjin lasciò casa Han con Kim Seungmin in braccio. Jisung intanto aveva già iniziato a fare ammattire Changbin, incaricato di fargli da baby sitter.

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A Seungmin pareva davvero di avere un'angelo davanti. Lo osservava dal letto con sguardo rapito, ancora un pò intontito per via dell'alcol ingerito.

Avvolti da una flebile luce proveniente dalla lampada sul comodino, l'atmosfera era confortevole, tranquilla e rilassante.

Hyunjin si sciolse lentamente i capelli, lasciandoli ricadere sulle spalle ad incorniciargli il viso. Con movimenti altrettanto delicati, afferrò tra le dita l'orlo della sua maglietta, alzandola. Essa cadde a terra, facendo compagnia al nastro.

Camminò verso Seungmin, posando le mani ai lati della sua testa, lasciando che affondassero nel cuscino morbido.

Si chinò su di lui, sedendosi di lato sul bacino di Seungmin, facendo penzolare le gambe fuori dal letto.

Venne avvolto dalle braccia del castano, i polpastrelli di quest'ultimo bruciavano incandescenti sulla sua pelle nuda. Brividi corsero lungo il suo corpo.

Le labbra dei due ventenni si incontrarono e i loro corpi si strinsero l'uno all'altro, nel tepore del soffice piumone. Hyunjin si sdraiò su un fianco, portando Seungmin a fare lo stesso. Una sua mano viaggiò lungo la sua coscia, donandogli attenzioni.

Passarono qualche altro minuto a baciarsi, con i cuori che battevano all'impazzata e i fiocchi di neve che decoravano la città, rivestendola di un manto bianco.

Hyunjin aprì gli occhi non appena la pressione contro le sue labbra scomparve. Seungmin si era addormentato. Sorrise, spostandogli dalla fronte alcune ciocche dal colore del cioccolato.

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Seungmin si era lamentato del dolore alle tempie non appena si era destato dal sonno, ma adesso sembrava sentirsi meglio.

Non sapeva quanto tempo fosse passato, ma Hyunjin era pronto a passare l'intera giornata abbracciato a lui.

L'unico suono percepibile erano i loro respiri regolari, e ad ogni inalazione il maggiore si beava del profumo dolce di Seungmin.

Poi, un fruscio di vestiti fu seguito da un leggero sospiro. Hyunjin sorrise, chiedendo scusa mentalmente a Seungmin per essersi strusciato intenzionalmente sul suo bacino, nel tentativo di spostarsi leggermente.

Strofinò delicatamente il naso contro il suo collo, per nulla intenzionato a levarsi di dosso da lui. D'altro canto, Seungmin non sembrava per nulla infastidito dal peso del corpo su di sé. Anzi, le carezze che stava ricevendo sui fianchi lo stavano rilassando parecchio.

Quel giorno, Seungmin e Hyunjin riuscirono finalmente a legarsi in un rapporto di armonia ed amore, dopo un paio di settimane vissute in bilico tra l'agonia e la felicità.

Seungmin si era alquanto imbarazzato nel guardare il video della sera prima, ma esso lo aveva aiutato. Non riusciva a smettere di pensare a Hyunjin nemmeno da ubriaco, come poteva continuare a pensare di riuscire a vivere giorni tranquilli lontano da lui?

Baci soffici vennero scambiati tra i due giovani adulti, il piumone copriva i loro corpi in modo rassicurante come un'abbraccio materno.

I'm living the dream, somebody heard my wish
Call out your name
You do the same
Hug you all day
I hope this'll never end for eternity

FINE.

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