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โงห๊ฐ๐ท๊ฑเผโง-
Felix socchiuse gli occhi, guardando la strada di fronte a sรฉ con un sorriso. Dei ragazzini stavano pedalando in mezzo alla via proponendo sfide a gran voce. Qualcuno di loro rideva.
Quel giorno, preceduto da interminabili ore di nuvoloni e acquazzoni, era soleggiato, e i raggi di quella stella luminosa scaldavano la pelle scoperta di Felix.
Improvvisamente il campanellio di un grazioso oggetto penzolante che cadeva lungo l'entrata della casa davanti a cui Felix si era appostato, si unรฌ armoniosamente al cinguettio di qualche uccellino, appollaiato lรฌ intorno.
Il ragazzo dalla folta chioma castana si voltรฒ verso l'ingresso di casa Han, ed osservรฒ il suo amico Jisung chiudersi la porta alle spalle.
Il giovane dai capelli biondi arrancรฒ lungo il vialetto costeggiato da aiuole e un piccolo giardino, per poi raggiungere il cancelletto. Lo aprรฌ, senza badare a Felix che indietreggiรฒ per farlo passare.
Jisung infilรฒ le mani in tasca e riprese a camminare con lo sguardo fisso davanti a sรฉ e un'espressione seria in volto.
Felix lo seguรฌ, affiancandolo. Gli era bastato osservare l'amico per quei pochi attimi per capire in che situazione fosse.
Quando passarono affianco ad una delle tante casette, Felix vide un'anziano nel giardino, che con delle cesoie in mano stava aggiustando l'aspetto di un cespuglio.
Fu un'attimo, proprio nel momento in cui stava per distogliere lo sguardo, notรฒ l'uomo fermarsi a guardare Jisung.
Quest'ultimo ricambiรฒ l'occhiata, ma tacque, continuando a camminare.
"Salvati" mormorรฒ l'anziano, per poi venire privato dell'attenzione di Jisung un'attimo dopo, che tornรฒ a guardare davanti a sรฉ.
Felix osservรฒ il tutto con il fiato sospeso. L'uomo lo aveva bellamente ignorato, e quando lo ebbero ormai superato si voltรฒ verso di lui, notando che stesse seguendo con lo sguardo Jisung, finchรฉ il muretto che divideva le case a schiera glielo impedรฌ.
Felix si girรฒ, e poco dopo, il rumore procurato dai tagli delle cesoie tornรฒ ad udirsi in lontananza.
Percorsero in silenzio il tragitto verso la stazione, e quando giunsero al loro binario, Jisung si scontrรฒ contro un'uomo, che si voltรฒ infastidito per poi seguire con lo sguardo il ragazzo, che con nonchalance aveva proseguito oltre.
"Ehi!" esclamรฒ l'uomo, indispettito.
"Lo scusi, signore, il mio amico sta poco bene, sto cercando di tenerlo d'occhio, ci perdoni" lo pregรฒ Felix, congiungendo le mani ed abbozzando un sorriso dispiaciuto.
"Ma che modi" borbottรฒ l'uomo, voltandosi dall'altra parte.
Felix cercรฒ Jisung tra la folla, trovandolo poco piรน avanti. Lo raggiunse e gli si piazzรฒ affianco.
Taciturni, attesero il treno in mezzo al resto della gente accalcata intorno a loro.
Quando finalmente il mezzo di trasporto raggiunse la stazione, scompigliรฒ i capelli a parecchie persone, tra cui i due giovani amici.
Furono tra i primi ad entrare da quelle porte, e trovarono facilmente posto a differenza di altri individui che furono costretti a restare in piedi.
Felix tamburellรฒ le dita sulle proprie cosce, osservando i visi di chi li circondava e ammirando la vista fuori dal finestrino.
Poi si voltรฒ a controllare Jisung, che teneva lo sguardo fisso per terra. Il telefono tra le mani e le cuffiette alle orecchie.
Quando il treno sostรฒ alla fermata successiva, Felix notรฒ un viso familiare tra i vetri delle porte.
Sorrise al ragazzo che aveva appena messo piede sul vagone e che velocemente raggiunse i due ragazzi, sedendosi accanto a Felix, su un sedile che fortunatamente si era appena liberato.
"Buongiorno" mormorรฒ il giovane dai capelli corvini.
"Buongiorno, Jeongin" rispose Felix.
Jeongin si chinรฒ leggermente in avanti, allungando un braccio per poi lasciare una carezza sul ginocchio di Jisung, che aveva bellamente ignorato il suo arrivo.
Felix sorrise di fronte al gesto.
I due ragazzi chiacchierarono per la maggior parte del tempo, discutendo sugli argomenti scolastici che avrebbero trattato durante le lezioni di quel giorno, dei professori e dei videogiochi.
Jeongin non sembrรฒ notare, o almeno badare, al modo in cui Felix tentava di non dare occasione a Jeongin di porre domande a Jisung. Era un'azione che Felix cercava sempre di attuare, in certi momenti di compagnia.
Era contento che nessuno esternasse lamentele riguardo il comportamento del biondo.
D'altronde, Jisung era ancora in lutto, no?
Nel frattempo il treno raggiunse la fermata dei tre ragazzi, che presto si ritrovarono di nuovo a respirare aria fresca.
Il tragitto che divideva la stazione dalla scuola non era lungo, ma l'ammasso di studenti che lo percorrevano rendevano rumoroso il momento, e a tratti lento l'andazzo.
Durante quel percorso, Felix sperava sempre che Jisung non piombasse addosso a qualcuno, ma fortunatamente non era ancora accaduto.
Teneva sempre una mano agganciata intorno ad un bicipite di Jisung, per spostarlo nel caso la vicinanza con qualcuno avrebbe minacciato scontri.
Nel cortile della scuola, Felix e Jeongin addocchiarono altri loro amici, ma il castano decise di correre dietro a Jisung, che camminรฒ a passo spedito verso i portoni d'entrata. Si divisero dunque dal corvino, che raggiunse il resto della combriccola.
Felix e Jisung si fermarono ai propri armadietti, per prendere materiale che sarebbe servito durante le lezioni di quel giorno. Felix udรฌ l'anta accanto a sรฉ chiudersi, e sbirciรฒ oltre la propria, vedendo Jisung allontanarsi. Chiese dunque in fretta il suo armadietto e lo raggiunse a falcate.
Il silenzio continuรฒ a regnare tra di loro, anche mentre si avviavano verso la loro aula. Quando ne varcarono la soglia, la trovarono vuota. Una borsa in pelle era posata sulla cattedra del docente, ed una giacchetta era riposta sullo schienale della sedia di fronte alla scrivania. Sulla lavagna bianca era giร scritto qualcosa, rigorosamente in penna nera.
Felix e Jisung si sistemarono ai loro posti, tirando fuori dallo zaino il necessario per poi attendere l'inizio della lezione.
Quella mattina, il professore richiese un'intervento da Jisung, ma riscontrando una scena muta, lasciรฒ perdere, essendo a conoscenza del lutto. D'altronde il suo sguardo basso e i suoi occhi inespressivi dicevano tutto. Il suo tentativo di distrarre l'alunno dai propri pensieri non aveva funzionato e pose il quesito a qualcun'altro.
Felix notรฒ tutti gli sguardi di compassione che i compagni di classe lanciarono a Jisung.
Ore dopo, lo stomaco di Felix ringraziรฒ la campanella che segnava la pausa pranzo, ed un trambusto di sedie trascinate, di passi e di oggetti sistemati velocemente sovrastarono le ultime parole del professore. Presto l'aula si svuotรฒ.
Felix e Jisung non andarono in mensa, quel giorno. Ultimamente, a volte capitava che non si presentassero al tavolo dove si sedevano i loro amici. E Felix comprendeva bene quando Jisung non si sarebbe aggiunto alla combriccola durante l'ora di pranzo.
Svoltarono lungo il corridoio e raggiunsero una piccola saletta che veniva frequentata da poca gente. Si sedettero ad un tavolo e tirarono fuori dagli zaini il proprio pranzo.
Tra un morso e l'altro, Felix rispose a qualche messaggio sul telefono, per poi osservarsi attorno con tranquillitร . Altri due tavolini erano occupati da qualche studente. Un ragazzo pigiava velocemente le dita sulla tastiera di un portatile, e piรน in lร due ragazze tentavano di soffocare le proprie risate con una mano, mentre parlottavano tra di loro.
Qualche minuto dopo un'altro ragazzo prese posto ad un altro tavolino.
Nel riportare lo sguardo di fronte a sรฉ, Felix si ritrovรฒ lo sguardo di Jisung addosso, che alzรฒ leggermente un angolo della bocca.
"Bentornato" mormorรฒ Felix.
โโโโโ โ ๐๐ฎ๐ญ๐ซ๐ข๐๐ โ โโโโโ
ai lettori che non hanno idea di che cosa tratti questa breve storia (dato che la sto ripubblicando), ci tengo a dire una cosa riguardo questo capitolo: non tutto รจ come sembra. spero quindi che non giudicate giร la storia noiosa, ma che continuiate a leggerla ๐ฅน.
Bแบกn ฤang ฤแปc truyแปn trรชn: Truyen4U.Com