ship: hyunlix

genere: angst, morte di un personaggio

✩｡:*•.───── ❁ ❁ ─────.•*:｡✩

I miei piedi affondano tra la neve soffice e fredda, come se mi voglia inghiottire tra le membra del terreno. O forse è solo la mia immaginazione guidata da miei desideri disperati.

Perché mi trovo ingabbiato in una realtà dove tutto è collegato a te, che ora vivi solo nei miei ricordi.

Siamo divisi, lontani, e mi chiedo se la scelta di rimanere tra le mie braccia, quella sera, sia stata presa di proposito, per porre in ogni stagione un tuo ricordo.

Tu, che sei sempre stato primavera ed estate, con i tuoi gioiosi sorrisi, la tua solare personalità, i tuoi calorosi abbracci, il tuo cuore empatico rovente di emozioni e i tuoi capelli biondi come spighe di grano.

Talvolta sei mutato in autunno, con le tue copiose lacrime che cadevano al suolo come le foglie secche dagli alberi.

Volevi che io rivedessi in te anche l'inverno, perché sei stato tutto per me ed una vita è formata da anni interi.

Ormai in inverno non esco mai di casa senza guanti. Non voglio più sentire la pelle gelata. Voglio percepire corpi vivi, caldi. Sono terrorizzato dal freddo. Non mi fa dormire la notte. Le tue mani gelate tra le mie, le risento ogni volta che l'inverno torna e io non sono abbastanza coperto.

Sai, ultimamente mi piace guardare film romantici, dove le guance dei protagonisti si accendono grazie all'imbarazzo ardente dentro l'involucro dell'anima, dimostrando di essere vivi. Il tuo viso pallido, adornato da lentiggini più scure del solito, mi appare in sogno ogni notte. Ma non erano quelle stelle a brillare di più, era il cielo ad essersi annebbiato per sempre.

E le vibrazioni che percepisco al ritmo delle canzoni che ascolto a tutto volume tramite le cuffie, sono ciò che avrei desiderato sentire quando con le dita ho cercato il tuo battito cardiaco. Ma la melodia si era fermata, e non avrebbe più ripreso.

Mia madre mi chiede come io faccia a dormire con tre coperte e altrettanti strati di indumenti addosso, mi chiede perché io non dorma più leggero, dato che mi sveglio sempre sudato ed accaldato. Ma quel calore che provo ogni volta che riapro gli occhi è lo stesso che avrei preferito che il tuo corpo continuasse ad emanare.

Non ho mai toccato qualcosa di così freddo quanto il tuo corpo quella sera. E per evitare che mi torni alla mente, faccio in modo di sentire più tepore possibile.

Ironico pensare che un tempo, durante le giornate estive, ti pregavo di allontanarti leggermente, dato che eri un calorifero umano.

Tu che mi scaldavi sempre le mani con le tue, quella sera stringesti con le ultime forze che avevi in corpo le mie dita, per poi venire improvvisamente costretto dalla morte a lasciare la presa.

Esalasti l'ultimo respiro, quello che pensavo fosse solo un sospiro stanco ma che mi fece accorgere che tu mi avessi lasciato solo il tuo involucro vuoto.

Ti avevo pregato così tante volte di smettere di coprirti le lentiggini, che a costo di mostrarmele meglio avevi scelto di morire tra le mie braccia, cossiché, messe in evidenza dalla tua pelle pallida, io le potessi notare di più.

Pensavo che sarebbe stata una notte insonne come le altre, per vivere ogni secondo che ci rimaneva. E invece rimasi solo, a piangere sul tuo corpo privo di vita.

FINE.

───── ❝ 𝐚𝐮𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 ❞ ─────

per chi non mi segue, sappiate che sul mio profilo trovate il link per il mio profilo instagram dedicato a wattpad, dove ho post contenenti le vibes e l'aspetto dei personaggi delle mie storie e one-shots, e dove mi piacerebbe anche parlare con voi.

btw io 🤝🏻 creare personaggi con backstories importanti di cui non vi parlo.